Quando un'esperienza ci segna profondamente

Ci sono momenti nella vita che non passano. Traumi emotivi che restano dentro, come una nota stonata che risuona anche nel silenzio. Il trauma è proprio questo: un evento che irrompe, lascia una ferita e cambia il modo in cui guardiamo il mondo, noi stessi, gli altri.

Ti è mai capitato di sentirti come se una parte di te fosse rimasta indietro, bloccata in un momento che non riesci a lasciare andare? Magari è successo mesi fa, anni fa, eppure è come se fosse ieri. Il cuore che batte forte quando senti un rumore simile. Le mani che tremano quando devi attraversare quella strada. Il nodo in gola che arriva dal nulla, proprio quando pensavi di stare bene.

"Da allora non sono più la stessa persona..."
"Mi sento come se vivessi costantemente in allerta"
"Non riesco più a guidare dopo l’incidente. Solo l’idea mi provoca ansia"
"Non mi riconosco più.."
"Lo so che qualcosa non va, ma non riesco a spiegarlo"

Cos'è un trauma psicologico?

Non serve che un evento minacci direttamente la vita per diventare traumatico. Ciò che conta è come lo viviamo. Esistono due principali forme di trauma:

  • Il trauma che arriva all’improvviso come un fulmine a ciel sereno. Un incidente, una perdita, una diagnosi che cambia tutto. È come se il prima e il dopo fossero due vite diverse.
  • Il trauma che si costruisce nel tempo, quelle relazioni che ti hanno fatto sentire piccolo, sbagliato, non abbastanza. Quelle voci che hai fatto tue e che ora ti parlano dentro, ricordandoti sempre quello in cui non vai bene.


Queste manifestazioni possono essere intense o sottili, ma diventano importanti quando iniziano a limitare la tua libertà, le tue relazioni, la tua serenità.

Quando si possono manifestare

Le situazioni che spesso accompagnano l’insorgere di un trauma psichico includono:

Ma ricorda: non è l’evento in sé a determinare il trauma, bensì il modo in cui è stato vissuto, elaborato, (non) accolto.

Dott.ssa Gerbi specializzata in psicologia cognitiva costruttivista

Quello che ti è successo conta

Se stai leggendo queste parole, probabilmente sai già di cosa sto parlando. Quel peso che porti addosso, quella stanchezza che non passa mai, quella sensazione di essere sempre un po’ in guardia.

Forse ti succede di rivivere ricordi che tornano dal nulla, di svegliarti agitato senza motivo, di evitare posti che prima non ti spaventavano. Ti senti sempre in allerta, fai fatica nelle cose semplici e ti aspetti sempre il peggio.

Non importa se gli altri dicono che “poteva andare peggio” o che “devi andare avanti”. Il tuo dolore è vero. La tua fatica è reale.

Che sia stato un incidente, una perdita, una diagnosi, anni di relazioni che ti hanno fatto sentire invisibile, o quel momento in cui hai capito che il mondo non era sicuro come credevi.

Non è stata colpa tua. Non c’è niente che avresti potuto fare diversamente.

Il percorso terapeutico per superare un trauma

Non ti chiederò di essere forte. Ti chiederò solo di essere qui, con tutto quello che senti.

Iniziamo piano. Ci conosciamo, tu racconti quello che puoi, io ascolto per capirti. Esploriamo la tua storia, non solo il dolore, ma tutto quello che sei. Troviamo i pensieri che ti fanno male e le paure che ti bloccano.

Lavoriamo sui ricordi con tecniche come l’EMDR. Non per cancellarli, ma per togliere loro il potere di farti male e ricostruiamo, pezzo per pezzo, chi puoi diventare ora.

Le persone che hanno fatto questo percorso mi raccontano di momenti piccoli ma enormi:

  • La prima volta che hanno dormito tutta la notte
  • Il giorno in cui hanno riso davvero, dal cuore
  • Quando hanno capito che potevano fidarsi di nuovo
  • Il momento in cui si sono guardati allo specchio e hanno visto se stessi, non solo il loro dolore


Non sarà tutto rose e fiori.
Avrai ancora dei giorni difficili. Ma non sarai più solo con il tuo dolore. Avrai strumenti, consapevolezza, una nuova gentilezza verso te stesso. I ricordi ci saranno ancora, ma non ti faranno più male allo stesso modo. Saranno parte della tua storia, non più il centro della tua vita.

Tornerai a sentirti al sicuro nel tuo corpo, nelle tue relazioni, nel mondo. Scoprirai una forza che non sapevi di avere – quella che ti ha permesso di resistere, di essere qui oggi, di cercare aiuto.

Non devi farcela da solə: il primo passo è semplice

È normale. Quando si è stati feriti, è difficile fidarsi. Anche solo l’idea di aprire quella porta  può spaventare.
Forse ti stai chiedendo: “Ce la farò?”, “Ne vale la pena?”, “E se peggiorasse?”

Queste domande sono le stesse che molte persone si pongono prima di iniziare. Eppure, proprio lì, in quel punto preciso dove nasce il dubbio, può cominciare anche il cambiamento.

Non si tratta di rimuovere il passato, ma di ricucire il presente.
Non si tratta di diventare qualcun altro, ma di ritrovare chi sei davvero, sotto le paure, sotto le difese, sotto il dolore.

Il percorso che propongo è costruito su misura: si comincia da un primo colloquio in cui ci conosciamo, valutiamo insieme la tua situazione e decidiamo se e come proseguire. Non c’è nessuna forzatura, solo ascolto e rispetto e spazio per i tuoi tempi.

Se senti che è arrivato il momento di prenderti cura di te, di tornare a vivere con più libertà, consapevolezza e leggerezza,
Sono qui.