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La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatoria del sistema nervoso centrale che comporta una demielinizzazione, una distruzione degli oligodendrociti e una perdita assonale di vario grado.

Non mi dilungherò in questa sede sulle cause e sulle complicazioni mediche (per approfondire, vi lascio di seguito il link dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla: www.aism.it) per concentrarmi invece sui disturbi cognitivi conseguenti a SM.

Per disturbo cognitivo si intende un’alterazione delle nostre funzioni cerebrali (memoria, attenzione, capacità di ragionamento, linguaggio,…). Ad oggi si stima che il 60% dei soggetti che hanno ricevuto una diagnosi di SM sviluppa, nel tempo, un certo livello di deficit cognitivo.

Il pattern neuropsicologico che si evidenzia con più frequenza nei soggetti con SM è composto da:

  • difficoltà a carico della Working Memory e della memoria episodica;
  • deficit attentivi e rallentamento della velocità di elaborazione delle informazioni;
  • funzioni esecutive (abilità di ragionamento, di problem solving, di pianificazione) deficitarie;
  • abilità visuo-spaziali compromesse.

I deficit sopra esposti possono anche impattare negativamente nella vita quotidiana dell’individuo, alterandone il funzionamento lavorativo e sociale, le capacità di guida e l’aderenza al trattamento.

Alla luce dei dati presentati è quindi di fondamentale importanza poter effettuare una valutazione neuropsicologica approfondita e accurata,  attraverso l’utilizzo di strumenti standardizzati e creati ad hoc per l’assessment in soggetti con SM, in modo da poter verificare quali siano le funzioni danneggiate e quali quelle preservate, al fine di intervenire precocemente e aiutare il soggetto a preservare la sua autonomia nei svariati ambiti della sua vita.

Se si fosse rivisto in questa descrizione e volesse far valutare il suo funzionamento cognitivo, mi può contattare per avere maggiori informazioni.