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Dopo aver scelto lo psicologo e aver fissato la data del primo colloquio, i pensieri potrebbero portarci ad immaginare e ad interrogarci su cosa succederà nella stanza del terapeuta e quali saranno le prime domande che ci verranno poste.

Soprattutto se è la prima volta che ci avviciniamo a questo mondo potrebbe capitare di fantasticare, tra il desideroso e il preoccupato, sulla prima conversazione con lo psicologo o su quello che vorremmo dirgli. 

Quindi: cosa chiede lo psicologo alla prima seduta?

Come spesso succede nella nostra professione, una risposta standard non esiste. La psicoterapia è un percorso cucito addosso alla persona che si ha di fronte: in quanto individui unici non ci sarà un colloquio uguale all’altro.

Posso però dire quale sia la prima domanda che io abitualmente pongo in prima battuta: “Cosa la porta qui oggi?” La scelta di fissare un colloquio proprio in questo periodo e non un mese , un anno fa o un mese, un anno dopo ha il suo significato che, secondo il mio modello, è utile indagare sin da principio per cercare di comprendere da subito quali siano le problematiche che il paziente si rappresenta, quali le sofferenze, quali i dubbi o le insicurezze.

Un’altra domanda che pongo sempre nei primi colloqui è se il paziente abbia già intrapreso delle psicoterapie precedenti e , se sì, in quale momento di vita, con quali obiettivi e con quali esiti. Se il paziente avesse già intrapreso un lavoro su di sé molto probabilmente avrà infatti già acquisito delle consapevolezze sul proprio modo di funzionare  e sul proprio modo di esperire e gestire le emozioni. Se poi ancora la psicoterapia precedente fosse stato un percorso soddisfacente per il paziente, questo potrebbe aver creato nel paziente una predisposizione ad affidarsi più facilmente ad uno psicologo per essere aiutato (a volte anche aspettative più consistenti, aspetto che potrebbe non essere vsempre un bene…)

Vengono poi indagate eventuali terapie farmacologiche in atto e se eventualmente il paziente sia seguito anche da altri professionisti della salute mentale (tipicamente uno psichiatra): in molte situazioni è importante poter chiedere alla persona di potersi confrontare anche con questa terza figura in modo da poter creare un percorso il più possibile integrato.

Il primo colloquio spesso non riesce a dipanare tutte le questioni essenziali prima di intraprendere un percorso di psicoterapia. Per questo motivo verranno concordati alcuni colloquii di consultazione iniziale per approfondire con il paziente la sua situazione e concordare gli obiettivi terapeutici da raggiungere. 

Solo allora avrà inizio il percorso di psicoterapia vero e proprio, una strada anche in questo caso unica e irripetibile, di scoperta, consapevolezza e cambiamento.