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“Lo premetto: sono scettica nei confronti della psicoterapia. Non mi è chiaro come funzioni, cosa ci sia di diverso del parlare semplicemente ad un amico.”
Capita spesso di imbattersi in domande di questo tipo, intavolando lunghi discorsi sul perché parlare ad un professionista sia diverso del parlare ad un amico e in cosa consista la psicoterapia. In questo articolo proverò a toccarne alcuni punti, senza la pretesa di essere esaustiva.

Come funziona la psicoterapia?

Partiamo dalle differenze fra amico e psicoterapeuta. Ognuno ha un ruolo importante (ma diverso!) nella vita del paziente: all’amico ci si confida, si desidera solo essere ascoltati ed un abbraccio di conforto o qualche consiglio su come comportarsi. Lo psicoterapeuta non dà consigli: cerca di riformulare il problema, elaborare traumi, rileggere eventi di vita. La psicoterapia mira a modificare o smussare schemi mentali che si sono andati a consolidare durante tutto l’arco della vita del paziente cercando, di contro, nuove strategie più consone a produrre benessere. Tali strategie non vengono imposte dall’alto, in una relazione di tipo asimmetrico, ma vengono attivamente ricercate da entrambi i partecipanti alla relazione: nessuno più del paziente è esperto di sé stesso!

La psicoterapia si avvale di strumenti e tecniche specifiche, che lo psicoterapeuta ha imparato nel corso di numerosi anni di formazione (per diventare psicoterapeuti occorre avere una laurea in Psicologia, 5 anni, ed una specializzazione in una scuola di Psicoterapia, della durata di 4 anni. Inoltre, bisogna aver conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione). Nel caso della psicoterapia cognitiva, ad esempio, i principali strumenti sono il colloquio clinico di tipo socratico, la moviola, l’ABC, la tecnica EMDR, solo per fare alcuni esempi.

Non si evidenzierà mai abbastanza l’importanza della relazione fra psicoterapeuta e paziente: il paziente deve sentirsi accolto, ascoltato, non giudicato e capito. All’interno della comunità scientifica, la qualità della relazione terapeutica e l’alleanza fra terapeuta e cliente è da molti ritenuta l’elemento più importante tra quelli che concorrono nella buona riuscita di un percorso di psicoterapia.

Vorrei concludere con una citazione di Donald Winnicott, pediatra e psicanalista inglese, tratta dal suo libro “Gioco e realtà”:

“La psicoterapia non consiste nel fare interpretazioni brillanti e appropriate; in linea di massima e a lungo termine è un ridare al paziente su un ampio arco di tempo ciò che il paziente porta. […] Mi piace pensare che […] il paziente troverà il suo proprio sé e sarà in grado di esistere e di sentirsi reale. Sentirsi reale è più che esistere; è trovare una maniera di esistere come se stesso, e di entrare in rapporto con oggetti come se stesso, e di avere un sé entro cui ritirarsi per rilassarsi.”