Orario: 8.00-20.00 Lunedì - Sabato
Appuntamenti 348 864 6506

“I loro passati hanno muri spessi, non ci sono finestre. Ma si sono muniti di martelli, devono solo darsi il via e cominciare a sgretolarli”.
Enzo Gianmaria Napolillo, “Carlo è uscito da solo”

Carlo è uscito da solo” di Enzo Gianmaria Napolillo è uno di quei libri che ti prendono per mano e ti trascinano in un viaggio al centro del corpo, puntando dritti al cuore.

Non si può rimanere indifferenti di fronte a questo ragazzo di 33 anni, chiuso in un guscio fatto di pelle e difese emotivo-relazionali. Non si può non emozionarsi nel vedere questo guscio sgretolarsi piano piano per via di una relazione, una di quelle che Carlo per tanto tempo ha fuggito e negato, dietro ad un muro di immobilismi e silenzio. Non si può tenere a freno le lacrime nel leggere di un passato scolastico costellato da episodi di bullismo e violenza. Non si può, da psicologa e da mamma, non immedesimarsi nei suoi genitori, afflitti da sensi di colpa e mossi dal desiderio di poter aiutare il proprio figlio in tutti i modi possibile, con tutte le loro forze.

Il libro scorre fluido, nonostante la sofferenza che porta e comporta, nonostante i colpi allo stomaco e le vertigini che provoca.

Vi troverete incollati alle righe del romanzo, con la voglia di non fare altro se non leggere e farvi trascinare fra le pagine. Vi troverete a fare il tifo per Carlo, ad empatizzare con la sua famiglia, a commuovervi, ad arrabbiarvi, in uno spettro di emozioni diverse di pagina in pagina.

Enzo Gianmaria Napolillo torna con “Carlo è uscito da solo” dopo il suo primo romanzo, “Le tartarughe tornano sempre” e, coraggiosamente, affronta il tema del bullismo così come nel suo primo romanzo, altrettanto impavidamente, aveva affrontato il tema dell’immigrazione e del razzismo. E, in entrambi i casi, nonostante lo spessore del tema trattato, lo fa con leggerezza ed ironia.

In questi primi giorni autunnali il consiglio è quello di munirvi di una tazza di tè e godervi entrambe le letture. Quando le terminerete, ne uscirete diversi.