Orario: 8.00-20.00 Lunedì - Sabato
Appuntamenti 348 864 6506

Domanda interessante quanto vasta: gli aspetti da valutare sono molteplici, le casistiche innumerevoli, le risposte… Infinite! Da dove partire quindi?

INTERNET

I motori di ricerca sono, molto probabilmente, il primo approccio alla ricerca di un professionista che soddisfi la propria esigenza.

I pro in questo caso sono chiari: immediatezza del risultato, ampia scelta, contemporanea diversificazione delle soluzioni e riservatezza del motivo stesso della nostra indagine.

I contro ovviamente ci sono: l’assenza di una immediata conferma, di una sicura affidabilità, di una sicurezza sulla scelta da fare sono indubbiamente i più rilevanti e talvolta bloccanti.

Un altro aspetto da non sottovalutare è l’attenzione da porre ai sempre più numerosi siti contenitore cui talvolta affidiamo le nostre ricerche: siti dai nomi ammiccanti e dalle impaginazioni grafiche di facile consultazione invogliano e di conseguenza spesso condizionano le nostre capacità di valutazione. Va ricordato altresì che in molti casi i professionisti sono tenuti a sottoscrivere abbonamenti o fidelizzazioni a pagamento per essere visibili o in cima alle liste, pertanto, successivamente bisogna sincerarsi di effettuare le dovute verifiche.

L’ORDINE DEGLI PSICOLOGI

Il primo passo da compiere, quando ci affidiamo ad uno specialista della salute mentale, è cercare sul sito dell’Ordine il suo nominativo.

Nella sezione “cerca uno psicologo” del sito:

https://www.ordinepsicologi.piemonte.it

si possono inserire il nome, il cognome ed eventualmente la provincia presso la quale il professionista esercita e controllare che egli sia regolarmente iscritto all’albo.

La scheda dello psicologo in questione inoltre ci darà ulteriori importanti informazioni come ad esempio se egli sia anche psicoterapeuta, la tipologia di utenza trattata e le aree di competenza.

Qui di seguito il link della mia sezione, a titolo esemplificativo:

https://www.ordinepsicologi.piemonte.it/albo-degli-psicologi/martina-gerbi?itemId=4757948

Prima di intraprendere un percorso dobbiamo quindi essere sicuri che il professionista abbia conseguito la specializzazione in psicoterapia: solo uno psicologo iscritto all’albo e che abbia completato anche la formazione post lauream quadriennale può, infatti, effettuare percorsi di psicoterapia. Vi rimando all’articolo in cui descrivo le differenze fra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra: scopri quali sono le differenze.

Possono esserci inoltre alcune valutazioni da effettuare circa l’orientamento seguito dallo psicoterapeuta: alcune formazioni si sono dimostrate più valide nel trattamento di alcuni disturbi rispetto ad altri ed esiste una preferenza soggettiva ed individuale nel propendere per alcuni specifici metodi. A seconda dell’approccio terapeutico seguito dal professionista potrebbe cambiare, ad esempio, il setting, il modo di condurre un colloquio, l’eventuale assegnazione o meno di esercizi da effettuare al di fuori delle sedute.

Ci sono in ultimo alcune tecniche che necessitano di una formazione specifica che hanno dato validi risultati nel trattamento di alcune situazioni. Numerosi studi hanno riscontrato come la terapia EMDR abbia dato prova di essere un approccio terapeutico di eccellenza nell’aiutare le persone ad elaborare esperienze traumatiche.

Di seguito, il link per approfondire le ricerche effettuate sul campo: https://emdr.it/index.php/ricerca/

Non dobbiamo dimenticare in ultimo che la psicoterapia presuppone l‘incontro di due soggettività. Una volta che si sono verificate le condizioni che ho elencato in questo articolo occorre sottolineare che il rapporto che si viene a creare tra terapeuta e paziente forma il substrato fondamentale per un lavoro che miri ad aumentare la consapevolezza del paziente circa le sue dinamiche interne e le relazioni interpersonali intrattenute e che possa poi condurre ad un effettivo cambiamento.

In conclusione vi lascio con la considerazione di Bruno Bara tratta dal libro “Il terapeuta relazionale. Tecnica dell’atto terapeutico”, ed. Bollati Boringhieri 2018: “In accordo con tutti i metodologi della psicoterapia penso che la relazione fra terapeuta e paziente sia il punto determinante per la buona riuscita di una psicoterapia”.