“E’ meglio ignorare che conoscere il futuro”
Cicerone
L’ignoranza è solitamente dipinta come qualcosa di non voluto e negativo: quando ci danno degli ignoranti (dal latino “in gnarus”, ovvero “non a conoscenza”) su un particolare tema, solitamente ci imbarazziamo o arrabbiamo e, a volte, cerchiamo il modo di colmare le nostre lacune.
Eppure tutti noi talvolta scegliamo deliberatamente di ignorare alcuni aspetti riguardanti la nostra vita. Pensiamo a quando abbiamo il sospetto che il nostro partner ci tradisca ma, piuttosto di indagare ed averne la certezza, preferiamo rimanere nel limbo dell’incertezza. O quando, nonostante un lungo periodo di malessere, preferiamo autoconvincerci che sia solo un male passeggero piuttosto di fare degli esami approfonditi ed avere la possibilità di diagnosi non positive.
Ma non solo: il fenomeno della deliberata ignoranza sembra coinvolgere anche sfere potenzialmente positive, come il regalo che riceveremo a Natale o il sesso del nostro figlio nascituro. Una conferma a tal proposito ci arriva da uno studio del 2012 in cui è stato chiesto a un gruppo di donne che stavano per fare un’amniocentesi, a causa dell’età avanzata, se avrebbero voluto sapere se si trattasse di una femmina o un maschio. Ebbene, il 31% di loro ha rifiutato, una percentuale molto simile a quella riscontrata nella ricerca “Cassandra’s Regret: The Psychology of Not Wanting to Know” (Cassandra era un personaggio della mitologia greca, dotata del dono della preveggenza), condotta dai ricercatori Gerd Gigerenzer e Rocio Garcia-Retamero. Questo studio mostra come tra l’85% ed il 90% dei partecipanti preferisce rimanere all’oscuro dei propri futuri eventi negativi (come le cause della propria morte) e fra il 40% e il 70% preferisce rimanere all’oscuro di eventi positivi. Inoltre sembra che più l’evento sia percepito come imminente, meno lo si vuole conoscere: le persone più anziane scelgono di non conoscere le cause della propria morte molto più spesso che le persone giovani.
Ma quali sono i motivi per cui scegliamo di rimanere ignoranti?
Sicuramente ignorare certi fatti ed eventi può sembrare più semplice che dover affrontare le conseguenze delle circostanze: se ho la certezza di qualcosa, non posso più far finta di non sapere ma dovrò agire in qualche modo.
In altri casi, rimanere deliberatamente all’oscuro di alcune situazioni può essere una scusa per evitare di prendere decisioni, di cui lasciamo la responsabilità ad altri.
Un’altra ragione per scegliere di non conoscere il proprio futuro è quella di evitare il cosiddetto “effetto spoiler”, ovvero (in questo caso, nell’anticipazione di eventi favorevoli) rovinarsi l’attesa e la sorpresa finale (nello studio di cui accennavo in precedenza, le donne che avevano subito l’amniocentesi hanno scelto di non sapere il sesso del nascituro per “non rovinarsi la sorpresa” e perché “non saperlo era più divertente”).
“Rifiutando il potere che ha reso famosa Cassandra, si può evitare la sofferenza che conoscere il futuro potrebbe causare, il rimpianto, nonché mantenere il piacere della suspense che ci danno gli eventi positivi” (Gigerenzer e colleghi).