Orario: 8.00-20.00 Lunedì - Sabato
Appuntamenti 348 864 6506

 

Il Kintsugi è una tecnica artistica giapponese risalente al XV secolo che consiste nel riparare con l’oro oggetti di ceramica rotti.

I ceramisti giapponesi incollano sapientemente i cocci con metalli preziosi fino ad ottenere un nuovo l’oggetto: le linee di rottura, unite con lacca urushi, sono lasciate visibili ed evidenziate con polvere d’oro. Gli oggetti in ceramica riparati con l’arte kintsugi, diventano vere opere d’arte. Impreziosirle con la polvere d’oro ne accentua la loro bellezza, rendendo la fragilità un punto di forza e perfezione. (da: http://www.giapponeinitalia.org/kintsugi-larte-riparare-larte/)

Il popolo giapponese non butta quindi le ceramiche rotte, né tanto meno cerca di nascondere le crepe  con una colla trasparente ma compie una scelta ben precisa: dare loro risalto e valore.

Metaforicamente, Il Kintsugi si può applicare anche a noi stessi ed alla nostra vita quotidiana, nel momento in cui subiamo traumi, affrontiamo separazioni o lutti. Tali eventi sicuramente creano fratture dentro di noi, spaccature che ci paiono sovrastanti ed incolmabili.

Il Kintsugi ci insegna a non cancellare, coprire, sminuire a noi stessi ed agli altri tali esperienze: ci propone che dalle ferite più profonde possa nascere qualcosa di bello e si possano scoprire tesori e risorse nascoste dentro di noi.

Dopo un trauma certamente non saremo più quelli di prima: il vaso di ceramica si è rotto, ma se troviamo la forza di parlarne ed elaborarlo possiamo rinascere in un’altra veste, mettendo insieme i nostri cocci e formando un nuovo noi ancora più bello, completo e prezioso di prima. E’ questa l’essenza della resilienza: vivere un’esperienza dolorosa senza farsi soverchiare ma affrontandola, cambiando e crescendo.

La psicoterapia diventa pertanto una specie di Kintsugi: accompagnando la persona a riconoscere e legittimarsi ad  esprimere i propri vissuti dolorosi, aiutandola a superare gli eventi critici e a  “lasciare il passato nel passato” (Francine Shapiro), ricostruendosi con nuove e brillanti venature.