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Con meteoropatia si intende un insieme di sintomi di natura psichica e fisica che sorgono in concomitanza ai cambiamenti climatici. In particolare si manifesta in forma rilevante in concomitanza a severi sbalzi climatici (per esempio, quando si passa in modo brusco dal caldo al freddo), quando ci sono improvvisi temporali o quando si manifestano forti raffiche di vento.

Fra i sintomi fisici si annoverano: dolori articolari (prevalentemente del tratto cervicale); cefalee; debolezza e astenia (cioè il non aver voglia di fare nulla). Fra i sintomi psichici: sbalzi d’umore; attacchi d’ansia; sindrome depressiva.

Altri sintomi correlati sono l’aumento dell’appetito e del peso, il desiderio di evitare il prossimo, irritabilità e pianto frequente: al malumore cronico si accostano anche una riduzione dell’attività sessuale e pensieri di suicidio.

La meteoropatia può colpire indistintamente qualsiasi categoria di persone ma è particolarmente frequente nelle categorie più vulnerabili quali: i bambini, i preadolescenti e gli anziani. Inoltre, costituiscono dei fattori di rischio l’abuso di sostanze e l’ipercortisolismo.

Fra le cause scatenanti, numerosi studi annoverano: un accumulo di elettricità in concomitanza dell’arrivo di un cambiamento climatico che, influenzando negativamente l’omeostasi (cioè l’equilibrio fisico chimico) dell’individuo, determina lo sviluppo dei sintomi correlati alla meteoropatia; la diminuzione della luce che, abbassando i livelli della serotonina, è la responsabile degli sbalzi d’umore e di una sindrome depressiva.

Per combattere la meteoropatia è consigliabile adottare una dieta varia e moderata negli alimenti e ricca di sostanze antiossidanti, alla quale è buona norma associare un’attività fisica non intensa, ma regolare.

Siccome, sul versante delle caratteristiche di personalità, sappiamo che gli individui più soggetti a modificare il loro umore in conseguenza delle stagioni presentano una cronica percezione di stress negativo per la loro situazione di vita e una marcata tendenza a vivere le loro emozioni intensamente, è buona norma associare agli accorgimenti sopra esposti anche un ciclo di psicoterapia.

Inoltre negli Stati Uniti, a partire dagli anni ’90, ha avuto un notevole successo la light terapia o fototerapia: “si tratta di un trattamento terapeutico non farmacologico di prima scelta, testato oramai su migliaia di pazienti, che consiste nella somministrazione di intensi livelli di luce tramite un sofisticato sistema di illuminazione, composto di speciali tubi fluorescenti ad avanzata tecnologia” (Zucconi).

“La vita non è aspettare che passi la tempesta,

ma imparare a ballare sotto la pioggia” (M. Gandhi)